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Alimentazione

Vicenda Fipronil e comunicazione del rischio

07 set 2017

L'informazione sui rischi riconducibili alla filiera alimentare deve essere chiara, completa e tempestiva.

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Altroconsumo ritiene che la comunicazione del rischio alimentare dovuto dalla presenza di residui di Fipronil nelle uova e nei derivati in commercio non sia stata tempestiva e abbia fatto emergere incongruenze tra notizie circolanti su vari canali di comunicazione, dal RASFF al sito del ministero della Salute.

La presenza del rischio alimentare in Italia è stato segnalato dal ministero il 21 agosto, a settimane dall’esplosione dello scandalo in Europa.

La creazione del portale sul sito del ministero doveva costituire un punto di riferimento in cui ritrovare in modo organico e congruente le notizie utili. Ad oggi le notizie viaggiano su canali diversi, senza una completa  notifica  al  RASFF e senza che si effettuino i richiami dovuti presso i consumatori.

In occasione dell’incontro del Comitato per la sicurezza alimentare presso il ministero della Salute previsto per oggi 7 settembre, l’organizzazione chiede spiegazioni.

L'informazione sui rischi riconducibili alla filiera alimentare deve essere chiara, corretta, completa e tempestiva, evitando frammentarietà, affinché i consumatori abbiano fiducia nei confronti del sistema di produzione e del suo controllo.